Che Billy Zane somigliasse in modo impressionante a Marlon Brando non è certo una novità per i cinefili. Ma oggi, nel biopic Waltzing with Brando, in uscita negli USA il 19 settembre, Zane supera ogni aspettativa, trasformandosi letteralmente nel leggendario attore hollywoodiano.
In quale festival è stato presentato Waltzing with Brando?
Il film, diretto da Bill Fishman, è stato presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival, suscitando grande curiosità e ottime impressioni. In alcune sequenze è davvero difficile distinguere l’attore dall’originale Brando, tanto è perfetta la mimesi fisica e gestuale. Non a caso, il trailer ha già fatto il giro del web lasciando tutti senza parole.
Di cosa parla Waltzing with Brando
Il film racconta un episodio vero e poco noto della vita di Marlon Brando: il suo folle progetto di costruire un eco-resort autosostenibile sull’isola polinesiana di Tetiaroa, da lui acquistata a fine anni Sessanta. Siamo tra il 1969 e il 1974, anni in cui l’attore cerca di reinventarsi, proprio poco prima di tornare in auge con l’Oscar per Il Padrino (1973).
Il protagonista della storia è Bernard Judge, l’architetto a cui Brando affida questa missione quasi impossibile. Judge, uomo pragmatico, si scontra con il visionario idealismo dell’attore, dando vita a un rapporto complesso ma straordinario, che nel 2011 ha raccontato nel libro che ha ispirato il film.
Un ritratto inedito del “genio sprecato” di Hollywood
Waltzing with Brando offre uno sguardo intimo su un Brando inaspettato: lontano dai riflettori, ma ancora pieno di energia, sogni e umanità. È un Brando allegro, sorridente, quasi ingenuo, immerso in un progetto più grande di lui. Un attore nato con un talento immenso, che ha saputo dominare Hollywood ma anche sprecare la sua fortuna tra progetti falliti e drammi personali. Il film non si limita a celebrare l’icona, ma restituisce un’immagine umana e fragile, rendendo giustizia a un periodo poco raccontato della sua vita.
Giulio Base, direttore visionario: Waltzing with Brando è stato un colpo da maestro per il Torino Film Festival
Portare Waltzing with Brando in anteprima italiana al Torino Film Festival non è stata solo una scelta azzeccata, ma un vero atto di coraggio culturale. A volerlo fortemente è stato Giulio Base, direttore artistico del TFF, che ancora una volta ha dimostrato un fiuto fuori dal comune per il cinema che osa e racconta storie fuori dagli schemi.
In un panorama festivaliero spesso dominato da titoli convenzionali o ultra-mainstream, Base ha puntato su un film originale, tratto da una storia vera e poco conosciuta della vita di Marlon Brando, interpretato magistralmente da Billy Zane. Una pellicola che parla di utopia, ecologia, sogni e cadute – perfettamente in linea con una visione di cinema che non si limita a intrattenere, ma fa riflettere.
Con questa scelta, Giulio Base conferma il suo impegno per un festival vivo, curioso, internazionale, capace di unire la memoria del grande cinema con la scoperta di nuovi linguaggi e nuove prospettive. Portare un titolo del genere a Torino significa anche riaccendere l’interesse verso il mito Brando, restituendogli voce, volto e umanità, proprio nel luogo dove il cinema d’autore viene ancora celebrato con passione.
Perché vale la pena vedere Waltzing with Brando
- Per i fan di Marlon Brando: è un’occasione unica per rivederlo, attraverso Billy Zane, in una delle sue versioni più sincere e appassionate.
- Per gli appassionati di cinema: è un viaggio dentro la mente di uno dei più grandi attori del XX secolo.
- Per chi ama le storie vere: il film è tratto da eventi reali e offre uno spaccato storico e umano sorprendente.