Domani alla Mostra del Cinema di Venezia: tra Gaza, la Duse e Dante
La giornata del 3 settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si preannuncia tra le più intense e politicamente significative di questa 82ª edizione. Dopo giorni di appelli e manifestazioni in solidarietà con la popolazione di Gaza, arriva in concorso “The Voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania, un film che racconta una delle storie più tragiche emerse dal conflitto nella Striscia.
Il film, presentato nella Sala Grande alle 16.30, ricostruisce gli ultimi momenti di Hind Rajab, bambina di sei anni, intrappolata in un’auto sotto attacco il 29 gennaio 2024, durante un bombardamento a Gaza. Mentre i volontari della Mezzaluna Rossa cercano disperatamente di localizzarla, la piccola continua a implorare aiuto al telefono. Il film si annuncia come uno dei più toccanti e forti del concorso.
Duse di Pietro Marcello: la Divina torna sul palcoscenico
Sempre in concorso, alle 18.45 in Sala Grande, è il momento del terzo film italiano in gara: “Duse” di Pietro Marcello. Interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, Eleonora Duse torna protagonista in un ritratto intenso e originale, che la ritrae nei suoi ultimi mesi di vita. Ambientato tra la fine della Grande Guerra e l’inizio del fascismo, il film mette in scena una donna leggendaria che sceglie di non arrendersi all’oblio, ritrovando forza e senso proprio nel ritorno sulle scene teatrali.
Schnabel, Dante e la polemica su Gal Gadot e Gerard Butler
In serata, fuori concorso, grande attesa per la proiezione di “In the Hand of Dante” di Julian Schnabel (ore 21.30 in Sala Grande), che riceverà anche il Premio Cartier – Glory to the Filmmaker Award. Il film, liberamente tratto dal romanzo di Nick Tosches, mescola epoche, vite e linguaggi con un cast stellare: Oscar Isaac, Al Pacino, John Malkovich, Martin Scorsese, Jason Momoa Molti non saranno presenti), oltre ai controversi Gal Gadot e Gerard Butler, la cui presenza aveva sollevato polemiche a inizio festival per presunti legami con posizioni filo-Netanyahu, secondo il collettivo Venice4Palestine.
Fuori concorso: un viaggio nell’Afghanistan talebano
Alle 14.30 in Sala Casinò, viene presentato “Kabul, Between Prayers” di Aboozar Amini, documentario che racconta la quotidianità di Samim, un giovane talebano diviso tra il dovere ideologico e la sua vita familiare. Il film apre uno squarcio complesso sulla realtà afghana post-ritiro occidentale, con uno sguardo umano e disarmante, soprattutto nel rapporto con il fratellino Rafi, appena quattordicenne.
La giornata del 3 settembre a Venezia non sarà solo cinema, ma anche riflessione politica e storica. Dai drammi della guerra di Gaza ai fantasmi del fascismo, passando per la riscoperta della poesia di Dante e le contraddizioni del mondo islamico radicale: la Mostra si conferma ancora una volta un palcoscenico globale dove l’arte non può e non deve restare in silenzio.