Il film di Kaouther Ben Hania emoziona la Mostra del Cinema di Venezia. La regista tunisina racconta la storia vera di una bambina intrappolata a Gaza durante un attacco. In sala con I Wonder Pictures.

“Un film così andava fatto, perché troppo spesso le notizie ci rimandano a fatti che dimentichiamo. E ci fanno, a volte, vedere un mondo a cui è stata negata la parola”. Così la regista tunisina Kaouther Ben Hania ha presentato oggi alla stampa “The Voice of Hind Rajab”, in concorso all’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, suscitando un’intensa emozione tra pubblico e critici.

La pellicola, distribuita in Italia da I Wonder Pictures, racconta la vera storia della piccola Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni che, il 29 gennaio 2024, chiama i soccorsi mentre è intrappolata a Gaza, nascosta sotto un sedile in un’auto presa di mira durante un attacco dell’esercito israeliano. Con lei, nell’auto, ci sono gli zii e i cuginetti, tutti morti. Lei è l’unica sopravvissuta.

La voce che il mondo ha ignorato

Nel film, si ascolta la voce originale di Hind. La sua richiesta d’aiuto, registrata durante la chiamata alla Mezzaluna Rossa Palestinese, è un grido disperato e straziante. Dice all’operatrice, mentendo a se stessa: «Qui tutti dormono», per poi aggiungere: «Sono morti». La frase più toccante arriva poco dopo: «Venite subito, arriva il buio. Ho paura».

L’ambulanza che cercava di raggiungerla sarà colpita, e con essa anche Hind. Nessuno riesce a salvarla. Ma ora, la sua voce diventa simbolo. «La voce di questa bambina è quella di Gaza che chiede aiuto», sottolinea Ben Hania. «Vorrei una giustizia per tutte le vittime, ma siamo ancora lontani da questo. E anche se tutto si fermasse oggi, sarebbe già troppo tardi».

Il sostegno di Hollywood e l’appello del cast

Il film ha ricevuto il sostegno pubblico di Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara e Jonathan Glazer. Un dettaglio che porta la regista a riflettere: «Questo film dimostra che esiste un’altra Hollywood».

Durante la conferenza stampa, l’attrice Saja Kilani, che interpreta un’assistente al centralino della Mezzaluna Rossa, ha letto un appello commosso:
«Questo film non è un’opinione, ma la realtà. La voce di Hind Rajab è tra quelle dei diecimila bambini morti fino ad oggi a Gaza. È la voce di ogni figlia e di ogni figlio che ha il diritto di sognare e di esistere con dignità. Nessuno può vivere in pace quando i bambini ci chiedono di essere salvati. Dobbiamo chiedere giustizia per l’umanità intera e per il futuro di ogni bambino. Adesso basta».

Con “The Voice of Hind Rajab”, Kaouther Ben Hania — già candidata all’Oscar con L’uomo che vendette la sua pelle — firma un’opera di denuncia e memoria che scuote le coscienze. E che restituisce dignità a una storia che non può e non deve essere dimenticata.