The Souffleur, la nuova dark comedy firmata da Gastón Solnicki, approda all’82ª Mostra del Cinema di Venezia, selezionato nella sezione Orizzonti, crocevia ideale tra innovazione e sperimentazione cinematografica.
Trama e protagonisti
Il protagonista è Lucius Glantz, veterano manager dell’hotel InterContinental di Vienna, interpretato da Willem Dafoe. Quando scopre che l’albergo è stato venduto con l’intenzione di demolirlo, Lucius precipita in una spirale di paranoia surreale: tubature otturate, orologi impazziti e soufflé che non lievitano diventano metafore visive del crollo interiore.
Produzione
Diretto, scritto e prodotto da Gastón Solnicki (coautrice Julia Niemann), The Souffleur è una co-produzione Austria–Argentina con una durata di circa 78 minuti. La fotografia è curata da Rui Poças, il montaggio da Ana Godoy; la produzione ha coinvolto KGP Filmproduktion, Little Magnet Films e altri partner internazionali. Il set è il maestoso Hotel InterContinental di Vienna, dove le riprese si sono svolte tra ottobre e novembre 2024, in appena quindici giorni.
Programmazione a Venezia
- Prima stampa: 30 agosto 2025, Sala Volpi (accreditati / stampa)
- Proiezione pubblica: 31 agosto 2025, ore 17:00, Sala Darsena
Gastón Solnicki: una voce indipendente del cinema contemporaneo
Gastón Solnicki è uno dei nomi più interessanti del panorama cinematografico argentino contemporaneo. Nato a Buenos Aires nel 1978, si è formato tra la Universidad del Cine in Argentina e la prestigiosa Tisch School of the Arts della NYU. La sua poetica unisce una sensibilità visiva europea con uno sguardo profondamente personale e spesso non lineare.
Solnicki è conosciuto per il suo stile sperimentale, contemplativo e minimale, dove la narrazione si costruisce per sottrazione e attraverso atmosfere più che eventi. Le sue opere sfuggono alle etichette di genere, mescolando documentario, finzione e diario intimo. Con The Souffleur, Solnicki ritorna a Venezia Orizzonti per la seconda volta, proseguendo il suo percorso coerente ma sempre aperto alla sorpresa. Per la prima volta lavora con un attore di fama internazionale come Willem Dafoe, confermando l’interesse crescente del circuito festivaliero verso il suo cinema.