No Other Choice, il nuovo, potente film di Park Chan‑wook, è una satira noir che nasce da un progetto ventennale: l’adattamento del romanzo The Ax di Donald Westlak. Presentato in concorso alla 82ª Mostra di Venezia, il film ha ottenuto una standing ovation di nove minuti, un plauso unanime e una valutazione del 100% su Rotten Tomatoes.
La storia
La storia ruota attorno a You Man‑su (interpretato da un formidabile Lee Byung‑hun), un uomo rispettato di lunga data in una cartiera, licenziato improvvisamente dopo 25 anni di carriera. Spinto dalla disperazione per mantenere la sua famiglia, la casa di cui è tanto orgoglioso e rispettare la sua dignità, Man‑su imbocca una strada oscura: eliminare i candidati concorrenti, in un crescendo tragicomico dal peso morale schiacciante.
Park Chan‑wook
Park Chan‑wook riunisce con straordinaria maestria satira sociale, humor nero e dramma esistenziale, dipingendo un ritratto feroce e ironico dell’individuo schiacciato da un sistema lavorativo spietato, in un mondo dove “non c’era altra scelta” diventa un’oscura giustificazione per l’inesorabile compromesso umano.
Visivamente, il film è un tripudio stilistico: fotografia ricercata, montaggio preciso, sequenze surreali e set‑piece macabri ma comici che trasformano la disperazione di Man‑su in uno spettacolo cinematografico magnetico.
Critici internazionali concordano:
- Vulture loda il film come un’opera autoritaria ed espressionista che ci sintonizza con la mente del protagonista, per quanto irrazionale possa diventare.
- The Guardian lo definisce una satira sociale affilata, capace di mescolare risate e riflessione esistenziale.
- Screen Daily lo descrive come una satira economica “darkly comic treat”, capace di intrattenere e scuotere al tempo stesso.
- Time Out gli attribuisce 5 stelle, suggerendolo come potenziale capolavoro nella carriera del regista.
- Next Best Picture ne elenca le categorie potenzialmente in lizza agli Oscar: miglior film, regia, attore, sceneggiatura adattata, fotografia e montaggio.
No Other Choice è un’opera che unisce spietata denuncia sociale e raffinata comicità nera, piena di tensione, eleganza formale e malinconia, così arrivata con potenza a Venezia come una delle opere più memorabili di Park Chan-Wook.