Fino a qualche settimana fa “Anora” era uno dei film candidato all’Oscar, ma in questi ultimi giorni il vento è cambiato. Dopo il riconoscimento della Critics Choice Association, sabato sera questa commedia indipendente ha vinto i premi più importanti assegnati dal sindacato dei produttori e da quello dei registi: per i colleghi della Directors Guild of America (Dga) Sean Baker è il miglior cineasta dell’anno, mentre la Producers Guild (Pga) ha scelto il suo ultimo lungometraggio come opera migliore del 2024.
Quante candidature all’Oscar ha “Anora”?
Anora arriva all’ Oscar con 6 candidature, compresa quella per il miglior film. Il film premiato con la Palma d’Oro a Cannes torna sotto i riflettori proprio quando i membri dell’Academy of Motion Pictures cominciano la votazione finale. Infatti in 35 edizioni 27 volte il vincitore del PGA Award come Miglior film ha conquistato successivamente anche l’Oscar nella categoria Best Picture.
PGA Awards: Regia
La Dga ha mancato il vincitore dell’Oscar per la miglior regia solo otto volte nelle 76 edizioni passate. Quest’anno, ha preferito Becker a Jacques Audiard per Emilia Pérez, nel vortice delle polemiche per i tweet razzisti dell’attrice protagonista, a Edward Berger per Conclave, Brady Corbet per The Brutalist e a James Mangold per A Complete Unknown.
PGA Awards: Sean Baker
“La mia sindrome dell’impostore sta salendo alle stelle in questo momento, così come i miei livelli di cortisolo”, ha detto Baker accettando il trofeo della Dga al Beverly Hilton hotel.
“Siamo riusciti a realizzare un film con 6 milioni di dollari, a girarlo su pellicola a New York nel 2023: qualcosa di praticamente impossibile. È un grande onore essere riconosciuto dai miei colleghi”.
Trama
Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo, e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. (PGA Awards)