Il regista e sceneggiatore Noah Baumbach sarà tra i protagonisti della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in concorso con il nuovo film Jay Kelly, già attesissimo da critica e pubblico. Per l’occasione, ripercorriamo la carriera di uno dei nomi più iconici del cinema indipendente americano contemporaneo.

Dall’esordio con Kicking and Screaming alla consacrazione

Noah Baumbach debutta nel 1995 con Kicking and Screaming, un film generazionale che mette in scena i dilemmi post-college della gioventù intellettuale americana. È già tutto lì: dialoghi brillanti, introspezione emotiva e quel tono agrodolce che diventerà il suo marchio.

Ma è con The Squid and the Whale (2005), ispirato al suo divorzio familiare, che ottiene il plauso internazionale. Il film, prodotto da Wes Anderson, gli vale una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Collaborazioni, relazioni e l’estetica Baumbach

Baumbach è spesso associato a Wes Anderson, con cui ha co-sceneggiato Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Il treno per il Darjeeling. Il suo stile si distingue però per una vena più realista, più nevrotica e intima, in bilico tra satira borghese e tragedia domestica. Dal 2010 in poi, la collaborazione artistica e sentimentale con Greta Gerwig segna una nuova fase. Nascono film come Frances Ha (2012) e Mistress America (2015), in cui l’energia vitale dei personaggi femminili ridefinisce la sua poetica.

Marriage Story e la maturità narrativa

Il 2019 è l’anno di Marriage Story, con Scarlett Johansson e Adam Driver. Presentato in concorso a Venezia 76, il film ottiene sei nomination agli Oscar e vince quello per la miglior attrice non protagonista (Laura Dern). Il racconto di un divorzio doloroso ma umano consolida Baumbach come maestro della drammaturgia intima contemporanea.

White Noise e ora Jay Kelly: tra ambizione e rischio

Nel 2022 Baumbach adatta il romanzo postmoderno White Noise di Don DeLillo, un esperimento ambizioso ma divisivo. Dopo quella parentesi, Jay Kelly segna un ritorno — si vocifera — più vicino alle sue corde narrative classiche, ma con nuove prospettive generazionali. Il film sarà in concorso a Venezia 82, segnando la sua seconda partecipazione competitiva al Lido. Ancora avvolto dal riserbo, Jay Kelly promette di essere un’altra tappa fondamentale nel percorso del regista.

Jay Kelly: Noah Baumbach e George Clooney

Il segno di Baumbach nel cinema di oggi

Noah Baumbach ha saputo raccontare come pochi altri il disagio borghese, le relazioni umane imperfette, l’intimità spezzata ma autentica. Con uno stile sobrio, una scrittura raffinata e una direzione attoriale sempre ispirata, il suo cinema ha influenzato una nuova generazione di narratori indie. L’attesa per Jay Kelly è alta: sarà il film della svolta o una conferma ulteriore? Venezia 82 sarà il palcoscenico ideale per scoprirlo.