Juliette Binoche, una delle attrici francesi più conosciute a livello internazionale, presiederà la giuria del 78/o Festival di Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio.

Cosa ha detto Juliette Binoche?

Non vedo l’ora di condividere questa esperienza di vita con i membri della giuria e il pubblico. Nel 1985, salivo gli stessi gradini per la prima volta con l’entusiasmo e l’incertezza di una giovane attrice; non avrei mai immaginato di tornare 40 anni dopo nel ruolo onorario di presidente della giuria. Apprezzo il privilegio, la responsabilità e l’assoluto bisogno di umiltà“, Il suo primo ruolo importante, in ‘Rendez-vous’ di André Téchiné, fu presentato proprio a Cannes nel 1985.

Juliette Binoche
Foto : per gentile concessione Alberico Bortolin, Juliette Binoche alla 76°Mostra di Venezia

Juliette Binoche succederà alla regista americana Greta Gerwig, segnando la seconda volta nella storia del Festival in cui la presidenza passa da una donna a un’altra. Il precedente risale al 1965 quando Olivia de Havilland passò il testimone all’icona del cinema italiano Sophia Loren.

Festival di cannes

“Vincitrice dei più prestigiosi premi, Juliette Binoche non cerca il virtuosismo, preferendo fidarsi solo dell’emozione e della verità inafferrabile del momento”, ha scritto il Festival di Cannes nel suo comunicato annunciando la presidenza di Binoche.

La carriera

L’attrice francese, la cui carriera si estende su poco più di 40 anni e oltre 70 film, ha spesso detto di sentirsi molto legata a Cannes. Binoche ha recitato in Rendez-vous come una giovane attrice che fugge dalla sua casa provinciale per Parigi alla ricerca della fama e si imbarca in una serie di relazioni turbolenti con tre uomini interpretati rispettivamente da Lambert Wilson, Wadeck Stanczak e Jean-Louis Trintignant. Il film ha vinto la migliore regia di Téchiné e ha lanciato una ventunenne Binoche, anche se è stato il suo co-protagonista Stanczak che ha vinto un César Newcomer l’anno successivo.

Juliette Bionoche

Juliette Binoche in Rendez-vous

Da allora, Binoche è apparsa in altri sette film presentati a Cannes per la alla Palma d’oro, tra Code Unknown (2000) e Hidden (2007) di Micheal Haneke; Certified Copy (2010) di Abbas Kiarostami, per il quale ha vinto il premio come miglior attrice; Cosmopolis (2012) di David Cronenberg; Sils Maria (2014) di Olivier Assayas, Slack Bay di Bruno Dumont (2016) e The Taste Of Things di Tran Anh Hùng (2023).

La versatilità

Parlando delle sue qualità il festival di Cannes ricorda che la Binoche è vincitrice dei più prestigiosi premi (Oscar, Bafta, César, premio alla migliore attrice ai festival di Berlino e Venezia…), Juliette Binoche non cerca la virtuosità, preferendo affidarsi solo all’emozione e all’elusiva verità del momento. Lei è senza dubbio incoraggiata, come ha sottolineato Louis Malle dopo Damage, dalla “sua relazione d’amore con la macchina fotografica e dalla sua stupefacente presenza e intensità”.

L’ampiezza delle sue performance, per non citare che i film diretti da Bruno Dumont, dal puro (Camille Claudel 1915) al burlesque (Slack Bay), illustrano il suo gusto per la libertà e il coraggio di sfidarsi costantemente. Questo è senza dubbio il motivo per cui la sua arte è così versatile e imprevedibile, in realtà le sue arti, mentre si sposta dai film alle serie TV (The Staircase, The New Look), al teatro (Ivo van Hove), alla danza (co-creazione con Akram Khan), alla musica (Alexandre Tharaud) e alla pittura.

Il premio a Meryl Streep

L’anno scorso Juliette ha premiato al Grand Theatre Lumiere, la dancing queen Meryl Streep che riceve la Palma d’oro, la voce rotta dal pianto le fa interropere il discorso. “Ti adoriamo, sei un tesoro internazionale, hai cambiato il modo di raccontare le donne al cinema“.