Julian McMahon, volto indimenticabile della televisione degli anni 2000, si è spento il 2 luglio 2025 a soli 56 anni, dopo una lunga e riservata battaglia contro il cancro. La notizia, confermata dalla moglie Kelly Paniagua, ha scosso profondamente i fan e il mondo dello spettacolo internazionale.
Quale riflessione ha fatto la moglie di julian McMahon dopo la sua morte?
“Julian amava la vita e la sua famiglia con tutto se stesso. Il suo desiderio più profondo era portare gioia nella vita degli altri, e ci è riuscito ogni giorno,” ha scritto la moglie in una nota ufficiale.
Una carriera tra fascino, talento e oscurità
Nato a Sydney il 27 luglio 1968, figlio del primo ministro australiano Sir William McMahon, Julian sembrava destinato a una vita pubblica – ma scelse di esprimersi attraverso la recitazione. Dopo una breve carriera da modello, approdò alla recitazione negli anni ‘90.
La sua consacrazione arrivò con “Nip/Tuck” (2003–2010), la serie cult di Ryan Murphy, dove interpretava il dottor Christian Troy, chirurgo plastico narcisista e affascinante, in un ruolo che gli valse la fama mondiale e una nomination ai Golden Globe. Il personaggio, magnetico e tormentato, è tuttora ricordato come uno dei più iconici della TV via cavo americana.
Prima di allora, aveva già fatto battere i cuori dei fan in “Streghe” (Charmed), nel ruolo del misterioso demone redento Cole Turner, innamorato della strega Phoebe. Una performance che ha reso il personaggio uno dei più amati e tragici della serie.
Al cinema, ha interpretato Victor Von Doom (Dottor Destino) nei film Marvel “Fantastic Four” (2005) e “Silver Surfer” (2007), portando sullo schermo un villain elegante e minaccioso. Negli anni più recenti, ha vestito i panni dell’agente speciale Jess LaCroix nella serie CBS “FBI: Most Wanted”, ruolo lasciato nel 2022. Negli ultimi anni aveva lavorato nella serie Netflix “The Residence” e aveva girato “The Surfer” accanto a Nicolas Cage.

Un uomo riservato
La notizia della malattia era sconosciuta al pubblico. Anche colleghi a lui vicinissimi – come Kelly Carlson, co-protagonista in “Nip/Tuck” – hanno dichiarato di non essere a conoscenza delle sue condizioni.
“Non sapevo nulla, è stato un uomo molto riservato. Sono devastata”, ha detto Carlson.
Amici e colleghi lo ricordano come un professionista gentile, generoso, dotato di un carisma silenzioso e disarmante. L’attrice Rose McGowan, sua partner in “Streghe”, ha scritto:
“Julian, forza di brillantezza, talento selvaggio e umorismo. Hai reso il mondo più bello. Addio amico mio”.
L’eredità di un artista
Oltre alla bellezza esteriore che lo aveva reso un sex symbol nei primi anni 2000, Julian McMahon ha saputo costruire una carriera fondata su personaggi complessi, spesso oscuri, sempre affascinanti. La sua capacità di infondere umanità nei ruoli più ambigui lo ha reso amato dal pubblico e rispettato dall’industria.
Julian lascia la moglie Kelly, una carriera lunga oltre trent’anni e milioni di fan in lutto.
La sua voce profonda, il suo sguardo enigmatico e la sua eleganza naturale resteranno per sempre impressi nella storia della televisione.
