Alexander Payne difende la giuria di Venezia 2025: “Hind Rajab e Park Chan-wook? Decisioni difficili ma oneste”
Il Leone d’Oro 2025 assegnato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch ha sorpreso molti, ma non convinto tutti. A pochi giorni dalla chiusura della 82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, continuano le discussioni attorno alle esclusioni eccellenti: The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania e No Other Choice di *Park Chan-wook.
A prendere posizione è stato il presidente della giuria di quest’anno, Alexander Payne, che ha risposto alle domande dei giornalisti con toni pacati ma decisi.
“È stata una scelta complessa. Dovevamo paragonare film profondamente diversi. Non è giusto dire che uno è migliore dell’altro, ma questo è il compito crudele dei festival”, ha spiegato Payne.
Il caso Hind Rajab
Il film The Voice of Hind Rajab, che ha commosso Venezia con la straziante storia vera di una bambina a Gaza, era considerato da molti il favorito per il Leone d’Oro. Ha invece ottenuto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria.
Payne ha chiarito che la giuria ha valutato positivamente entrambi i film, ma ha dovuto fare una scelta:
“Apprezziamo in modo uguale quei film, per motivi diversi. Speriamo che i premi ricevuti li aiutino a trovare il loro pubblico. Se avessimo votato in un altro momento? Forse sarebbe andata diversamente, ma abbiamo preso quella decisione quel giorno.”
L’assenza di Park Chan-wook
Ancora più sorprendente, secondo alcuni, è stata l’esclusione totale dai premi di No Other Choice, film potente e tecnicamente impeccabile di Park Chan-wook, che ha raccolto ottime recensioni e standing ovation a Venezia.
“Considero Park uno dei più grandi registi contemporanei”, ha detto Payne. “Abbiamo amato il film, ma abbiamo potuto premiare solo un numero limitato di titoli. È doloroso, ma è parte del processo.”
Polemiche online e voci smentite
Sui social si sono scatenate polemiche: molti utenti hanno sottolineato l’apparente disallineamento tra le preferenze della critica e le decisioni della giuria. Alcuni hanno persino riportato che un membro della giuria avrebbe minacciato di abbandonarla.
Payne ha risposto con ironia:
“Qualcuno ha minacciato di andarsene? Forse sono stato io? No, non è successo nulla del genere. Il dibattito è stato intenso ma civile. Non crediamo a tutto ciò che leggiamo online.”
Una Mostra che fa discutere
Nonostante le polemiche, la 82ª edizione della Mostra si conferma una delle più seguite e discusse degli ultimi anni. Con oltre 100.000 biglietti venduti e milioni di interazioni online, Venezia continua a essere uno dei luoghi centrali del cinema mondiale — anche quando divide.
Il verdetto di Venezia 2025 ha acceso un confronto acceso ma necessario sul ruolo dei premi, sulle scelte della giuria e sull’equilibrio tra merito artistico e impatto emotivo. Come ha ricordato Alexander Payne:
“Non è facile scegliere. Ma ogni decisione nasce da rispetto, confronto e onestà intellettuale”.