À pied d’œuvre è un dramma francese di Valérie Donzelli, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.

Trama approfondita

Il film segue la storia di un fotografo di successo interpretato da Bastien Bouillon, che decide di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi alla scrittura. Attraverso questa scelta radicale, scopre un universo fatto di precarietà, povertà e umiliazione, ma trova anche una nuova forma di libertà e autenticità. Il film è un adattamento del bestseller autobiografico di Franck Courtès.

Contesto Festivaliero

À pied d’œuvre è stato ufficialmente selezionato per il Concorso Ufficiale della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La proiezione ufficiale è prevista il 29 agosto 2025, alle ore 22:20, presso il PalaBiennale.

Cast e peroduzione

Cast principale: Bastien Bouillon, affiancato da Virginie Ledoyen e André Marcon. Produzione: Prodotto da Alain Goldman per Pitchipoï Productions, in coproduzione con France 2 Cinéma, con il supporto del CNC. I diritti di distribuzione in Francia sono gestiti da Canal+ e Disney+. Distribuzione in Italia: affidata a Teodora Film, che ha annunciato l’acquisizione del titolo in concorso.

Valérie Donzelli

Valérie Donzelli (nata il 2 marzo 1973 a Épinal, Francia) è una regista, sceneggiatrice e attrice francese di spicco nel panorama cinematografico contemporaneo. Dopo studi in architettura, ha intrapreso la carriera di attrice, collaborando con registi come Sandrine Veysset, Thomas Bardinet e Guillaume Nicloux. Nel 2007 ha esordito alla regia con il cortometraggio Il fait beau dans la plus belle ville du monde, selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.

Il suo primo lungometraggio, La Reine des pommes (2009), è stato presentato al Festival di Locarno. Tuttavia, è con La guerre est déclarée (2011) che ha ottenuto un riconoscimento internazionale, ricevendo una candidatura agli Oscar come miglior film straniero e vincendo il Grand Prix al Festival du Film de Cabourg.

Marguerite et Julien

Nel 2015, ha diretto Marguerite et Julien, un film audace basato su una sceneggiatura di François Truffaut, presentato in competizione al Festival di Cannes. 2019, ha realizzato Notre Dame, una commedia che esplora il fallimento e la resilienza.

Nel 2023, ha diretto L’Amour et les Forêts, un dramma psicologico che ha ricevuto il César per la miglior adattamento. 2024, ha realizzato il suo primo documentario, Rue du conservatoire, che segue il percorso di una giovane allieva nel montare Amleto.


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