Questa sera al Festival Pucciniano si è vissuta una vera magia con la messa in scena di Tosca, l’opera drammatica di Giacomo Puccini che ha incantato il pubblico sin dal primo atto. Nella splendida cornice di Torre del Lago, la città che ha dato i natali al grande compositore, l’atmosfera è stata carica di emozione e suspense.
La scenografia
L’allestimento scenografico di Tosca ha saputo fondere tradizione e modernità, regalando agli spettatori un’esperienza visiva e sonora che ha esaltato ogni dettaglio della partitura pucciniana. La voce della protagonista, intensa e potente, ha saputo interpretare magistralmente il dramma della cantante Tosca, sospesa tra amore e tradimento.
Non sono mancati applausi scroscianti durante l’esecuzione dell’aria celebre “Vissi d’arte”, momento clou di una serata in cui ogni nota ha vibrato nell’aria della Toscana. Il cast, composto da artisti di fama internazionale, ha dato prova di grande professionalità e passione, regalando un’esecuzione di altissimo livello.
Il Festival Pucciniano 2025 conferma così il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per gli amanti dell’opera lirica, capace di valorizzare il patrimonio musicale italiano con spettacoli di grande qualità. Se stasera non siete riusciti a partecipare, non perdete le prossime serate: Tosca vi aspetta per farvi vivere il dramma, la passione e la bellezza di Puccini dal vivo.
Il cast
Floria Tosca: Eleonora Buratto
Mario Cavaradossi: Michael Fabiano
Il Barone Scarpia: Mikołaj Zalasiński
Cesare Angelotti: Luciano Leoni
Il Sagrestano: Claudio Ottino
Spoletta: Francesco Napoleoni
Sciarrone: Paolo Pecchioli
Un carceriere: Omar Cepparolli
Un pastorello: Francesca Presepi
In conclusione
Questa sera, il pubblico ha assistito a una performance straordinaria, con una standing ovation che ha coinvolto oltre 3.400 spettatori. La regia e i costumi sono stati curati da Alfonso Signorini, che ha saputo reinterpretare l’opera pucciniana con un tocco personale, pur mantenendo il rispetto per la tradizione. La direzione d’orchestra è stata affidata a Giorgio Croci.
Sinossi
Atto I: L’opera si apre nella chiesa di Sant’Andrea della Valle, dove il pittore Mario Cavaradossi sta lavorando a un affresco. Incontra Floria Tosca, la sua amante, e i due si scambiano dolci parole d’amore. Tuttavia, il barone Scarpia, il capo della polizia, è innamorato di Tosca e trama per separarla da Mario. Scarpia scopre che Mario sta nascondendo un prigioniero politico, Cesare Angelotti, e decide di usare Tosca per catturarlo.
Atto II: Nella sua casa, Scarpia interroga Mario e cerca di estorcergli informazioni su Angelotti. Tosca arriva e, dopo aver scoperto il piano di Scarpia, si trova in una situazione disperata. Scarpia offre a Tosca la libertà di Mario in cambio della sua sottomissione. Alla fine, Tosca, in un momento di determinazione, uccide Scarpia per salvare il suo amato.
Atto III: Mario è stato catturato e condannato a morte. Tosca, dopo aver ottenuto un salvacondotto da Scarpia, corre da lui per avvertirlo. Tuttavia, scopre che il piano di fuga di Mario era solo un inganno e che è stato fucilato. Disperata, Tosca si suicida gettandosi dal Castel Sant’Angelo. (Da Monya Montemagni e Davide Marchetti)
Domani si replica con la Turandot