Jurassic World – La Rinascita è il nuovo capitolo della saga preistorica più amata di sempre. Diretto da Gareth Edwards (Rogue One, Godzilla), scritto da David Koepp (storico autore del primo Jurassic Park), il film segna un vero e proprio reboot narrativo dopo la conclusione di Dominion. Con un cast tutto nuovo e un’atmosfera più matura, il film punta a rinvigorire il brand con una storia autonoma ma fedele allo spirito originale.
La recensione
La storia si svolge cinque anni dopo gli eventi catastrofici di Dominion. I dinosauri sono ormai diffusi nel mondo, ma tre esemplari geneticamente modificati – un Mosasaurus, un Quetzalcoatlus e un Titanosaurus – sono rimasti isolati su un’isola segreta. Una compagnia biotech ingaggia un team per recuperarne il DNA e sviluppare cure rivoluzionarie.
Scarlett Johansson interpreta Zora Bennett, ex militare e guida esperta, a capo della spedizione. Accanto a lei troviamo il paleontologo Dr. Henry Loomis (Jonathan Bailey), il capitano Duncan Kincaid (Mahershala Ali), il misterioso finanziatore Martin Krebs (Rupert Friend) e la famiglia naufragata di Reuben Delgado (Manuel Garcia-Rulfo), con cui il gruppo dovrà collaborare per sopravvivere.

Cosa funziona: tensione cinematografica e ritorno alle origini
Gareth Edwards adotta un approccio più cinematografico e meno videoludico rispetto ai film recenti della saga. Girato interamente in pellicola 35mm, La Rinascita ha un tono più crudo, realistico e “fisico”. La tensione è palpabile: il film non corre mai, ma costruisce la paura lentamente, come nei migliori thriller d’avventura.
Scarlett Johansson è convincente e intensa: Zora è un personaggio sfaccettato, combattuta tra il pragmatismo militare e la riscoperta del rispetto per la natura. Menzione d’onore alla colonna sonora, che omaggia i temi di John Williams con discrezione ma efficacia.
I punti deboli: trama prevedibile e poca innovazione
Nonostante il cambio di tono, la trama non sorprende. I colpi di scena si intuiscono con facilità e alcune dinamiche tra i personaggi seguono cliché già visti. I dinosauri, sebbene maestosi e ben realizzati, hanno meno spazio emotivo rispetto ai primi capitoli.
Alcuni fan della vecchia trilogia potrebbero anche sentire la mancanza dei volti noti, in quanto La Rinascita è un reboot completo, senza cameo o connessioni dirette ai precedenti film.
Conclusione: un buon ritorno alle radici, ma senza magia
Jurassic World – La Rinascita è un film solido, ben girato, con un cast carismatico e un’atmosfera che richiama il fascino misterioso del primo Jurassic Park. Non è un capolavoro, ma è un passo nella giusta direzione: più tensione, meno spettacolo fine a sé stesso. Se il prossimo film svilupperà meglio i temi ecologici e scientifici introdotti qui, il franchise ha ancora molto da dire.