Lutto nel mondo del cinema: l’attore Michael Søren Madsen è morto il 3 luglio 2025 nella sua casa di Malibu, all’età di 67 anni, a causa di un arresto cardiaco improvviso. Il suo corpo è stato trovato senza vita alle 8:25 del mattino, secondo le autorità locali.
Addio a Michael Madsen: una vita tra mafiosi e fuorilegge
Nato il 25 settembre 1957 a Chicago, figlio di una regista e di un pompiere, Michael scelse il palcoscenico come primo banco di prova: iniziò con la Steppenwolf Theatre Company e una collaborazione con John Malkovich, fino al debutto sul grande schermo con WarGames (1983)
Il grande successo arrivò nel 1992, quando Quentin Tarantino lo scelse per il ruolo di Mr. Blonde (Vic Vega) in Reservoir Dogs. La scena in cui balla mentre tortura un poliziotto al ritmo di “Stuck in the Middle With You” è diventata leggenda.
il legame con Tarantino
Madsen continuò a lavorare con Tarantino in pellicole come Kill Bill Vol. 2 (2004), The Hateful Eight (2015) e Once Upon a Time in Hollywood (2019). Ma la sua carriera non si limitò ai cult: lo abbiamo visto nei drama Thelma & Louise (1991), Donnie Brasco (1997), nei thriller sovrannaturali (The Doors, Sin City), fino a videogiochi come Grand Theft Auto III e la serie Dishonored.

Thelma & Louise
Con oltre 300 titoli all’attivo, Madsen si è distinto per la capacità di incarnare personaggi tanto duri quanto profondamente umani.
Addio a Michael Madsen: il Poeta
Oltre alla recitazione, Michael era un poeta. Ha pubblicato raccolte come Burning in Paradise, Expecting Rain e stava lavorando al libro Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems, con introduzione di Tarantino.
La sua vita privata è stata segnata da momenti dolorosi: padre di sei figli, tra cui l’attore Christian Madsen, il suo matrimonio con DeAnna si concluse nel 2024, non senza tensioni all’indomani del suicidio del figlio Hudson, avvenuto nel 2022.
L’uomo
Le parole della sorella Virginia, attrice, lo descrivono come “tuono e velluto… un poeta travestito da fuorilegge”. Anche il suo amico-avvocato Perry Wander lo ha definito “un’anima torturata”, ma ora spera che abbia trovato la pace. Un attore capace di incarnare il male più freddo e, allo stesso tempo, di rivelare una sensibilità profonda: una dicotomia che ha reso i suoi personaggi memorabili e lo ha consacrato nel pantheon del cinema indipendente.

Le Iene